Proteine a lento rilascio: ecco perchè utilizzarle

Prima di entrare nel dettaglio delle differenze che esistono tra i diversi tipi di integratori proteici a rilascio graduale, vogliamo sottolineare cosa li rende necessari sia nell'ambito dei risultati di massa che di quelli di definizione; quando ci si allena duramente all'interno dei tessuti muscolari si vengono a creare tanti piccoli micro danneggiamenti; queste "ferite", se si vuole accrescere o mantenere la muscolatura, hanno bisogno di essere ricostituite per mezzo di tre cose, riposo, energia e materiale plastico. L'aspetto che ora ci interessa è il terzo, cioè i mattoni (aminoacidi) che sono indispensabili a tal fine.

Poiché il meccanismo che regola l'adattamento del fisico all'allenamento svolto ha bisogno di molto tempo per essere portato a termine, è chiaro che in tutto questo lasso temporale non deve mancare nessuno dei tre fattori su detti; relativamente all'aspetto plastico detti macronutrienti sono veramente utili in quanto, sopratutto durante le ore di sonno profondo quando inoltre il metabolismo è particolarmente attivo nella sintesi proteica, forniscono fino al mattino tutti gli amminoacidi, che trovano tre applicazioni: incentivano la crescita muscolare in fase di massa, sostengono la produzione energetica ed il mantenimento dei tessuti già acquisiti in quella di definizione quando i substrati glucidici scarseggiano.

Il "percorso metabolico" che fa comprendere il nesso lampante tra risultati di massa, mantenimento dei muscoli scheletrici e protidi a rilascio graduale è presto detto, infatti, se anche per poche ora nell'arco della giornata, che sia di notte o di giorno, venissero a mancare gli amminoacidi necessari a quanto su detto, il metabolismo si troverebbe costretto a disgregarei tessuti per ottenere il nutrimento di cui necessita, questo processo è detto catabolismo muscolare o proteolisi e va esattamente nella direzione inversa rispetto all'ipertrofia.

Tipologie di proteine a lento rilascio e loro modalità d'uso

Fondamentalmente esistono due i tipologie che si possono trovare sul mercato, si tratta di prodotti 100% caseina o di blend proteici, cioè supplementi realizzati con diversi macronutrienti e che di solito sono a rilascio medio lungo, vediamolo nello specifico: la caseina è senza dubbio la migliore soluzione prima di coricarsi la sera, in quanto garantisce una copertura anche di 7-8 ore, proprio l'ideale relativamente alla durata media di una notte di sonno, mentre i blend sono più indicati nel resto della giornata, quando difficilmente potremmo restare digiuni per più di 4-5 ore.

Per quanto invece riguarda le modalità di assunzione di questi prodotti dobbiamo dire che per i blend non vi sono particolari indicazioni sopratutto per i spuntini diurni, mentre per lo spuntino pre nanna le cose cambiano un pochino; dopo molti anni di feedback dei nostri clienti possiamo dire con attendibile certezza che la soluzione più adottata in questi casi è quella di aggiungere alla caseina una piccola fonte di carboidrati a medio basso indice glicemico, magari farine integrali con un po di grassi buoni (vedi arachidi); questo accorgimento al fine di fornire anche la fibra alimentare che, nonostante non abbia alcun valore nutrizionale, insieme con i lipidi è capace di rallentare ulteriormente l'assorbimento intestinale dei principi nutritivi, rendendo così la copertura amminoacidica ancora più efficace. Riassumiamo infine le prerogative delle proteine a lento rilascio:

• sono a base di caseina o realizzati con mix protidici;
• prevengono il catabolismo muscolare;
• sostengono la crescita notturna;
• forniscono aminoacidi per diverse ore.